“…Perché devi sapere che non è così come dicono…oltretutto, di queste faccende non ho voglia di discuterne..”
Non ce l’aveva con me.
Parlava al cellulare intanto che salì a bordo del Taxi.
” Buongiorno “
Dissi
” ..Comunque non c’è ancora…sicuramente prima o poi ci ritroveremo, sai…dovremmo organizzare..”
Continuava a non rivolgersi a me
ed io la osservavo..
la guardavo..in attesa..
Lei, pur fissandomi non mi vedeva, ero lì, ma per lei non c’ero.
Aveva un bel volto, un po’ tirato, anche truccato.
E probabilmente qualche ritocchino estetico in passato lo aveva anche ricevuto.
Ebbi il tempo d’osservarla per bene fin che..
” Solo un secondo, sono sul taxi…”Via tal dei tali!!”…scusa, ma sai, anch’io..meno male che la seconda volta..”
Partii.
Durante l’intero tragitto continuò a parlare al telefono finché, giunti a destinazione, il tassametro indicava 15,60
” ..Si, ma stai scherzando??…credi che possa essere..”
Continuava a non rivolgersi a me.
Mi voltai a guardarla, intanto che col dito indicai il tassametro.
Attesi.
” ..E quel giubbotto…con quei colori così appariscenti..ogni volta un abito diverso..”
la osservavo..
poi ancora..
Scosse appena la testa, come a domandarmi “quanto fa?”, intanto che continuava a conversare.
” ..ha ha ha ma dici? poi ti racconto, domattina non appena ci vediamo..”
” 15 euro e sessanta “
Dissi.
Nella normalità avrei arrotondato a 15 netti.
M’allungò un venti
” ..pure le scarpe…Molto molto belle, ma sai preferisco i gambaletti..da abbinare…”
Le allungai il resto.
Lo ripose nella borsetta, intanto che con la spalla premeva il cellulare contro l’orecchio.
Scese.
La udii conversare fin quando scomparve dentro ad un portone.
Era un venerdì mattina, di una giornata come tante,
la città era luminosa, viva
e tutto avrebbe dovuto ancora avere inizio.

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