20 Aprile 1964 – La Ferrero produce il primo vasetto di Nutella

Nel 1924 Pietro Ferrero, di famiglia contadina, da Farigliano (Cuneo) dove era nato il 2 settembre 1898 si sposta a Dogliani (Cuneo), per iniziare l’attività di pasticciere, qui conosce Piera Cillario, doglianese, nata il 21 luglio 1902, ultima di otto fratelli, anch’ella di famiglia contadina, si sposano poco dopo, il 21 giugno 1924. L’anno successivo il 26 aprile 1925, sempre a Dogliani, nasce il figlio Michele. La famiglia Ferrero due anni dopo si trasferisce prima ad Alba e nel 1934 a Torino. Nel 1940 ormai esperto pasticciere, apre in San Salvario, in via Sant’Anselmo angolo via Berthollet una bella e subito rinomata pasticceria. L’entusiasmo per il nuovo investimento fu brevissimo, il 10 giugno 1940 l’Italia entrò in guerra e già la notte tra l’11 e il 12 giugno si abbatté su Torino, polo industriale d’Italia, la prima delle incursioni aeree sulla città. Le bombe durante la guerra bombarderanno il capoluogo colpendo fabbriche, edifici pubblici, monumenti, strade, ma anche case. Il perdurare dei bombardamenti su Torino, spinse nel 1942 Pietro Ferrero e la moglie Piera a tornare ad Alba.

La famiglia Ferrero rientrata ad Alba, aprì un laboratorio di pasticceria in via Rattazzi, qui Pietro trascorreva instancabilmente molto del suo tempo, anche per dedicarsi all’ideazione di prodotti dolciari innovativi, che fossero ottimi, ma dai costi contenuti, alla portata di tutti i cittadini, poiché le tasse eccessive che erano state imposte sull’importazione dei semi di cacao, per via della guerra, fecero diminuire drasticamente il consumo del cioccolato convenzionale tra la popolazione. A volte, al termine di una nuova sperimentazione con diversi dosaggi degli ingredienti o di preparazione, arrivava a svegliare di notte la moglie per far assaggiare anche a lei un suo nuovo preparato, ed avere un suo parere. Essendo diventati proibitivi al largo consumo i prezzi del cacao, non solo tra la gente normale, ma per tutti, quello che più spiaceva erano gli sguardi dei bimbi davanti alle vetrine, arrivati solo per osservare e sentire il profumo, ebbe la geniale idea di sperimentare in abbinamento al cacao, le nocciole, ampiamente disponibili in Piemonte ed a basso costo, per preparare nuovi impasti e nuove creme da utilizzare per i suoi dolci. Dopo vari tentativi, nel 1946 Pietro Ferrero, riducendo di molto le proporzioni del cacao, stabiliva le dosi di una sua nuova crema, un impasto in gran parte a base di nocciole piemontesi, la “Pasta Gianduja”, poi “Giandujot”, e “Supercrema”, da associare alla vendita del cioccolato torinese. Fu ideata e distribuita inizialmente per le sole pasticcerie di Alba, affinché con un notevole risparmio di tempo e di costi, utilizzassero anche loro la crema già pronta per decorare e farcire le loro lavorazioni. Il nuovo prodotto era economico, ci fu una lieta fortuita sorpresa, era molto gradito dai clienti delle pasticcerie, l’acquisto della sola crema Gianduja al naturale, rivenduta a peso, e facilmente trasportabile in involucri di carta oleata o stagnola. Il successo di questa crema andò oltre ogni aspettativa, la vendita del prodotto alle pasticcerie, poi richiesta ed ampliata agli empori e latterie, veniva seguita da Giovanni Ferrero, il fratello minore di Pietro. Negli anni successivi l’azienda si sviluppò enormemente è già nel 1956 fu inaugurato uno stabilimento anche in Germania.

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Alba (Cuneo)-Il primo negozio di dolci di Pietro Ferrero ad Alba, in via Maestra (oggi via Vittorio Emanuele). “Ferrero 1946-1996” ed. Fondazione Ferrero. – Torino Piemonte Antiche Immagini

Il 2 marzo 1949, Pietro Ferrero lasciava vedova Piera, moriva d’infarto, era però prima riuscito a veder tornare il sorriso negli occhi di molti bambini. Il 28 aprile 1950 si costituiva la società “P. Ferrero & C.” e la signora Piera ne assunse la presidenza fino al 3 dicembre 1980, quando ad Alba, anche lei venne a mancare. A Piera Cillario Ferrero sono dedicate vie e scuole in diversi paesi della Langa.

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CONTENITORE IN LAMIERA  “GIANDUJOT SUPERCREMA” KG 3  PER PASTICCERIE  anni ’50 / ’60
Conserva alimentare di alto valore energetico – Ferrero ALBA – Nocciole Mandorle Zucchero Cacao Grassi – Analizzato e classificato dall’Alto Commissario per l’igiene e la Sanità Pubblica di Roma con disposizione n .20903 F – 7/20129 del 10-10-50 Confezionata in conformità alle norme vigenti – La Supercrema Ferrero è uno squisito composto di materie prime sceltissime di alto valore energetico, con potere calorifico di 5100 calorie per Kilogrammo – peso netto Kg. 3 Co – misure h. 11 cm – circonferenza 19 cm.

Lunedì 20 Aprile 1964 Michele Ferrero, figlio di Pietro e Piera, pochi giorni prima del suo compleanno (domenica 26 aprile), diede inizio in Ferrero alla produzione del primo vasetto di Nutella, la crema Giandujot a base di nocciole e cacao da consumare a casa. Il gusto della nuova crema pronta da spalmare come un burro, incontrò subito un entusiasmante consenso tra il pubblico che, abbinato ai prezzi alla portata di tutti, divenne in breve un successo planetario, facendo della Nutella un fenomeno sociale mondiale, ancora oggi in crescita. Anche il nome Nutella fu un’intuizione geniale, orecchiabile internazionalmente, Nut significa “nocciola” in inglese, è la crema spalmabile più venduta ed imitata al mondo. Mentre il marchio Ferrero negli anni è cambiato, il marchio nutella è sempre rimasto invariato ed è ancora attuale. Avrei altre curiosità da dirvi, chiedo scusa, ma rimando ad una prossima volta, ora vado a spalmare un bel po’ di nutella su una fetta di pane. Slurp!

Che mondo sarebbe senza Nutella? W il Piemonte!

(prossimamente presenteremo le creme spalmabili degli altri produttori piemontesi)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e testo
Il Carosello del mitico Jo Condor per Nutella negli Anni Settanta
Spot Nutella Ferrero 1995

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Pubblicato da Torino da Scoprire

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7 pensieri riguardo “20 Aprile 1964 – La Ferrero produce il primo vasetto di Nutella

  1. Ricordo che i furgoni della ferrero raggiungevano posti remoti come il mio paese in provincia di Palermo per servire i pochi negozi esistenti.Mi ricordo il messaggio pubblicitario:Siamo stati i primi e resteremo i migliori!Bravi anzi Bravissimi

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  2. Io vorrei sapere se le famose casettine di plastica molto colorate e riempite di cioccolata alla nocciola da mangiare con la spatolina a corredo erano della Ferrero. Ho questi dolcissimi e indimenticabili ricordi. Questo verso gli anni ’60.e queste scatoline con tanto di tetto e finestra e ripeto. Munite i spatoline venivano poi appese all. Albero di natale. Mio papà ci metteve dentro le lucine. Meravigliosi ricordi e proporrei al sig. FERRERÒ di riproporre (nel caso fossero sue) queste meravigliose idee. Per i più piccini sarebbe una chicca che non verrà mai dimenticata. Grazie x avermi. Letta

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    1. Grazie per avermi fatto riaffiorare alla memoria anche le casettine, ma non ricordo qual era l’azienda che le produceva. Alcune casettine comunque hanno fatto parte delle sorpresine, sia dell’ovetto che delle uova di Pasqua Kinder. Nel dicembre 2019 la Ferrero aveva messo in vendita, con tappi di diversi colori, i minibarattolini di nutella da appendere all’albero. Buona giornata!

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    2. Sì, erano della Ferrero e ripiene di Supercrema (che sarà la futura Nutella). Mia mamma aveva un piccoli negozio e vendeva tutti i prodotti Ferrero.
      Chi si ricorda il cioccolato a righe che si vendeva a fette?
      Era no poco c conservabili e dopo un certo tempo passava il rappresentante a ritirarli e sostituirli. Questo per dirvi la serietà della Ferrero

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  3. Dei Ferrero, oltre ai prodotti, ricorderei il “rapporto umano” con i Dipendenti…andarli a prendere con il furgoncino color “cioccolata” agli incroci delle “strade di campagna”, erano tutti Contadini spersi nelle borgate di Langa, e riportarli a casa…e poi molto altro💖💖💖

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