Pur avendo nome e cognome poco italiani il barone Marchel Bich nacque a Torino, il 29 Luglio 1914, in corso Re Umberto 60, dove visse fino all’età di 16 anni, per poi emigrare con la famiglia a Parigi.
Il fondatore della importante industria di penne a sfera, francese lo divenne successivamente.
Il suo cognome ha origine savoiarde, della Valle d’Aosta.
Iniziò come venditore porta a porta di inchiostri e lampadine, fino a quando nel 1953 incontrò l’inventore giornalista ungherese Birò, il quale aveva di recente scoperto un sistema per scrivere senza lasciar macchie d’inchiostro, inserendo una sferetta in una punta, di modo da calibrare e contenere la fuoriuscita dell’inchiostro.
A Birò l’idea venne osservando nei giardini i bimbetti giocare con le birille di vetro, le quali, dopo essere finite dentro le pozzanghere rotolando lasciavano scie d’acqua.
Bich gli acquistò il brevetto a poco prezzo e da quel momento la strada fu spianata.
Perfezionò l’idea, fece costruire pezzi semplici ma funzionali, tolse l’acca al cognome depositando il marchio Bic. La “h” venne tolta onde evitare una probabile pronuncia in lingua inglese poco consona (Bich → ingl. Bitch, puttana)
Et voilà, il torinese divenuto francese in breve tempo raggiunse un successo planetario.

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