Nella fotografia siamo nel 1880 e Alessandro Antonelli sta per ultimare la sua creatura maggiore. La struttura in muratura all’epoca più alta al Mondo.
Tutto incominciò, quando nel 1863, dietro commissione della comunità Ebraica, Alessandro Antonelli venne incaricato di costruire un Tempio alto 47 metri.
I lavori partirono a spron battuto, ma dopo qualche anno la scelta strutturale adottata da Antonelli non venne apprezzata dalla comunità Ebraica.
L’architetto apportò così, a lavori in corso, diverse variazioni al progetto iniziale, variazioni che andavano a modificare la conformazione concepita inizialmente. Nel 1873, la comunità, delusa per l’evolversi dei lavori e dei costì, cedette l’opera al comune di Torino, in cambio di un terreno in zona San Salvario.
Antonelli riprese così in mano il progetto, modificandone la struttura per innalzarla ulteriormente, fino a 90 metri. Successivamente, (e siamo negli anni 1885-1887), la fa arrivare a 113 metri.
L’idea ultima dell’architetto è quella di apportare una guglia ad ultimare la struttura, fino a farle raggiungere l’altezza di 167,35 metri. Ponendogli in cima il Genio Alato.
Antonelli, ormai novantenne, seguì personalmente l’evolversi dei lavori, salvo morire nell’ottobre del 1888, a pochi mesi dal compimento dell’opera.

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