– Hallo!! The train-station pleaaase….Pourta Nouva –
Disse un omone dall’aspetto ingombrante, salendo sopra il Taxi.
Eravamo in zona Mirafiori, quindi partii.
Incominciammo a parlare di argomenti divertenti espressi in inglese. Improbabile il mio.
Il tizio risultò simpatico e riusciva a comprendermi ribattendo con ilarità.
A volte capita di avere feeling col cliente e quella volta fu una di quelle.
L’omone, parlava parlava..io anche; un po’ meno.
Avanzavamo col fuori che scivolava fugace.
Corso Unione, Mauriziano, portici di via Sacchi..
Via XX Settembre, unica via in città con la numerazione che va a scendere man mano che ci si avvicina al centro, scorreva priva di ostacoli.
Non appena inquadrai con lo sguardo le Porte Palatine, mi resi conto di aver oltrepassato la stazione…da un pezzo.
– Cazzo!!! – dissi.
Quella parola mi uscì in italiano. Secca.
A Porta Palazzo feci inversione, passai in mezzo alle bancarelle, tra verdura, cinesi e carretti.
Spiegai l’errore al cliente che scrollando le spalle ridendo urlacchiò:
– Cazzo..ha ha ha!! –
Nel mio piccolo avevo appena contribuito ad insegnare un’esclamazione in italiano “al mondo”.
